Battiston al Tau è Winston Churchill, le sorti di un visionario tra genio e follia

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Geniale e affascinante, irrompente, brillante. Un immenso Giuseppe Battiston ha conquistato ieri sera con smisurata bravura e straordinario pathos il pubblico del Teatro Auditorium Unical proponendo sulla scena, una delle figure più dominanti del secolo scorso, Winston Churchill, anzi, Winston Vs Churchill, o meglio le debolezze e la vulnerabilità dell’uomo, inteso come essere umano,  in netta contrapposizione con la figura del potente statista che ha cambiato le sorti del mondo.

E non è stato forse un caso che a vestire e svestire i panni del Primo Ministro britannico, riproposto soprattutto nella sua sfera più intima – tra le mura domestiche-  in compagnia del suo amato brandy e dei sui ricordi impregnati di malinconia e recrudescenza al tempo stesso,  sia stato Giuseppe Battiston, fantasioso attore teatrale e cinematografico i cui trascorsi gli sono valsi importanti riconoscimenti, come il David di Donatello, i Nastri d’Argento e il premio UBU 2009 come migliore attore per Orson Welles ‘ roast .

IL VIAGGIO DI UN VISIONARIO

Con astuzia ed estro Battiston, – diretto da Carlo G. Gabardini e Paola Rota – ha svelato attraverso la magia del teatro vizi e virtù di un uomo giunto al culmine della sua esistenza, un illustre visionario, amante dei gatti, che in maniera del tutto originale si è servito di una scaltra, attenta e per nulla compassionevole Margaret, giovane infermiera – interpretata dalla bella e brava Maria Roveran, con la quale il “sir” ha tentato di sbrogliare – senza lasciare nulla al caso – la sua vita di uomo politico assetato di potere e di vittoria. Ma Churchill,annoverato da sempre, tra i maggiori esponenti di spicco che la storia ricordi, è stato prima di tutto Winston, figlio, marito, padre. Un uomo il cui impeto non lo ha mai abbandonato.  Neppure da grande.

E rendere giustizia al personaggio non sono mancate battute pungenti, miste di autoironia e sarcasmo. Il tutto in una cornice quasi ovattata, una poltrona gigante, un mappamondo, una vecchia radio. Uno scenario a tratti apocalittico che ha accompagnato l’evolversi di una vita e di una carriera convulsa e a tratti incontrollata che sul finire della sua esistenza si scontra con fantasmi del passato.

Il vero Winston Churchill è stato però Giuseppe Battiston un leone da palcoscenico capace di  interpretare e reinventare a tutto tondo una personalità forte, ma allo stesso tempo fragile e vulnerabile. Un’interpretazione straordinaria la sua che il pubblico del TAU, ha particolarmente apprezzato e applaudito. E per chi se lo fosse perso, stasera si replica.

UN NUOVO APPUNTAMENTO CON “SEI” DI SCIMONE E SFRAMELI

Frattanto prosegue il momento d’oro di Meridiano Sud – la stagione 2018-2019 del Tau- che il prossimo 28 febbraio porterà in scena uno degli spettacoli più attesi, “Sei”,la riproposizione di Sei Personaggi in Cerca d’Autore, classico pirandelliano, firmata Scimone-Sframeli.

Redazione

Fonte Foto: pagina Facebook Teatro Auditorium Unical 

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