Calabria Film Commission, Citrigno risponde a Cardamone “Il nostro impegno è quello di fare della Calabria tutta, una location cinematografica”

COSENZA – In merito alle dichiarazioni rilasciate, a Catanzaro, dal vice sindaco e assessore alla cultura Ivan Cardamone, sull’attività fin quei svolta dalla Calabria Film Commission e l’ipotetica mancanza di ricadute sul territorio catanzarese interviene il Presidente della Calabria Film Commission, Giuseppe Citrigno. “Ribadisco di essere sempre pronto al dialogo e al confronto – commenta il Presidente della fondazione – mi reputo un Presidente associativo e ho da sempre incontrato gli amministratori per creare una rete proficua tra noi, le produzioni che vengono a girare e i territori – e aggiunge – non riesco dunque a comprendere le sterili polemiche lanciate dal vice sindaco Cardamone. Ricordo che proprio nella città di Catanzaro, due anni fa, è stato girato un cortometraggio vincitore nel 2018 (per la prima volta nella storia del cinema calabrese!) di un David di Donatello e che ha collezionato decine di premi internazionali entrando nella rosa dei possibili candidati all’Oscar. A girare “Bismillah”, per noi un piccolo gioiello della cinematografia, il talentuso regista catanzarese Alessandro Grande. Corto interamente girato nel vostro territorio, interpretato da Francesco Colella uno dei nostri attori (anche lui di Catanzaro) più intensi e prodotto da una casa di produzione di Catanzaro. Inoltre, proprio qualche settimana fa, in una conferenza stampa, durante il Festival di Cannes, abbiamo annunciato tra le nuove produzioni che sosterremo il film di Tony D’Angelo “Calibro 9”. Un lungometraggio di respiro internazionale prodotto dalla Minerva di Gianluca Curti (ex Presidente della Calabria Film Commission). Un prodotto di altissima qualità che sarà girato interamente tra Catanzaro città e Catanzaro Lido con alcuni interpreti e maestranze del territorio – e continua – io invito il Vice Sindaco Cardamone di informarsi prima di lanciare accuse infondate e ribadisco sterili, si eviterebbe così inutili figuracce. A chi ci accusa di immobilismo rispondiamo con dati alla mano. La Calabria Film Commission è stata ricostituita tre anni fa con una nuova squadra. Nonostante le difficoltà iniziali siamo ripartiti grazie alla sensibilità del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio che ha individuato nella fondazione uno strumento strategico per la promozione del cine-turismo, fondamentale per la crescita del nostro territorio. Non è stato un lavoro facile a causa di uno strascico di situazioni debitorie che hanno incrinato la credibilità della struttura negli anni passati. Ora, a distanza di tre anni di attività, stiamo raccogliendo i frutti.  La nostra mission è soprattutto quella di sostenere i nostri giovani autori e i nostri interpreti. Abbiamo sostenuto fin dalle prime battute film interamente girati in Calabria con maestranze e attori del territorio. Il nostro impegno è quello di fare della Calabria tutta, una location cinematografica. Più di venti produzioni sostenute in quasi tre anni di attività (tra lungometraggi; corti; documentari, serie tv internazionali e nazionali e videoclip).

Abbiamo conquistato ben 3 David di Donatello! Due con “A’Ciambra” di Jonas Carpignano, premiato alla Quinzaine, a Cannes e candidato come film italiano all’Oscar. Miglior corto 2018 David di Donatello con il piccolo gioiello di Alessandro Grande “Bismillah”. E ancora, un Nastro d’argento (migliore interprete femminile) per Il “Padre d’Italia” del reggino Fabio Mollo. Il corto “Penalty” (già Globo d’oro 2017) del talentuoso regista crotonese Aldo Iuliano ha conquistato al Festival di Venezia Premio I Love Gai promosso dalla SIAE. Così come “The Millionairs”, esordio alla regia di Claudio Santamaria, girato sul Pollino, ha ottenuto il premio Talento Creativo della SIAE.  Nel 2017, siamo partiti con un budget di 1 milione di euro per il 2018 e il 2019, il governo regionale ha puntato nuovamente su di noi ed ora abbiamo ben 3 milioni e mezzo di euro da destinare alle produzioni che gireranno sul territorio. Siamo riusciti a intercettare grandi produzioni internazionali come la serie Fox “Trust” diretta dal premio Oscar Danny Boyle, una serie tv di respiro mondiale e con un cast di star hollywoodiane. Così come la fortunata serie Sky “Il Miracolo” di Niccolò Ammaniti. Abbiamo sostenuto progetti cinematografici che lanciano un messaggio di lotta alla legalità come il docu-film su Rai 2 “Lo Squadrone” e l’ultimo successo di Giacomo Campiotti su Rai 1 “Liberi di Scegliere”. Quest’estate la Sila è stata la location del secondo film di Gabriele Mainetti “Freaks Out”. Siamo reduci dal set di Mimmo Calopresti ad Africo con Marcello Fonte – e ribadisce – ci tengo ad elencare le nostre produzioni per far comprendere come geograficamente cerchiamo di valorizzare l’intera Calabria. Un territorio dalle grandi potenzialità naturalistiche. Il nostro impegno con le produzioni è proprio quello di proporre le diverse location sull’intero territorio regionale, naturalmente sempre in base alle loro esigenze artistiche. Spetta a loro l’ultima parola. Certo è che il rafforzamento e consolidamento del comparto audiovisivo locale è baricentrico rispetto a tutte le attività della Film Commission.  La Fondazione punta, inoltre, alla formazione delle professionalità del territorio. Sono stati, in tal senso, avviati corsi di formazione per giovani produttori indipendenti. E tanti altri progetti sono in cantiere. Il mese scorso abbiamo aperto il nuovo bando per le produzioni audiovisive per 1.365.000 euro da destinare alle produzioni nazionali e internazionali. La seconda finestra è stata presentata in occasione della conferenza stampa il 17 maggio scorso, negli spazi dell’Italian Pavilion durante il Festival di Cannes. Dunque, le produzioni nazionali ed internazionali, in virtù del nuovo corso intrapreso dalla Fondazione Calabria Film Commission, hanno ricominciato a guardare la nostra terra tutta con estremo interesse. Rinnovo, dunque, il mio invito al vice Sindaco Cardamone a confrontarsi serenamente con noi a informarsi meglio, così da aprire un dialogo più proficuo per il bene del territorio che amministra”.

Redazione

 

 

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