“Tre cuori rossoblù”. A Palazzo dei Bruzi la manifestazione promossa dall’Associazione culturale “Cosenza Calcio 1914”

Batte forte il cuore della tifoseria storica del Cosenza calcio, specie quando nella sala del Consiglio comunale si radunano alcune delle vecchie glorie di quel Cosenza che dopo un quarto di secolo tornò in serie B, nella stagione 1987/1988, allenatore Gianni Di Marzio: Alberto Urban, Ugo Napolitano, Gigi De Rosa, Gigi Simoni. Ma l’emozione si accende ancora di più quando fanno il loro ingresso nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi, Donata Bergamini, sorella di Denis Bergamini, Fabio e Marcella Catena, rispettivamente fratello e mamma di Massimiliano Catena, e Kevin e Ylenia Marulla, figli del bomber rossoblù Gigi Marulla. E’ una sorta di Spoon River dei tre campioni rossoblù, scomparsi in diverse circostanze, quella che è stata organizzata dall’Associazione culturale “Cosenza Calcio 1914” per l’iniziativa “Tre grandi cuori rossoblù”. Nell’intento del Presidente dell’Associazione Eugenio Barca e del suo sodale di sempre, Carlo Ammirato, non c’era un intento commemorativo, quanto, piuttosto, l’esigenza di raccontare la memoria storica del Cosenza calcio e di chi ha meglio di tanti altri saputo incarnare la passione per i colori rossoblù, “perché – come dice proprio Eugenio Barca nell’introduzione – hanno dato la vita per il Cosenza calcio”. Ai tre cuori rossoblù gli organizzatori hanno voluto aggiungere un’altra icona del calcio cosentino, l’allenatore Ciccio Del Morgine cui è intitolato il vecchio Sanvitino, il campo sportivo attiguo al “Marulla”.
A rappresentare il Sindaco Franz Caruso, fuori città per altri impegni precedentemente assunti, è stato l’Assessore Damiano Covelli che ha rivolto un plauso agli organizzatori e ai rappresentanti dell’Associazione culturale “Cosenza Calcio 1914”. Covelli ha apprezzato molto la mission che anima l’associazione “protesa – ha detto – non solo a diffondere la cultura dello sport, ma anche quella della non violenza, fondamentale tra gli scopi dell’Associazione. “Ad Eugenio Barca e a Carlo Ammirato – ha detto, inoltre, Covelli – va riconosciuto il merito di aver coinvolto tante persone dando vita ad un vero e proprio movimento”. Poi l’Assessore ha ammesso che “non è stata una bella stagione quella di quest’anno. E’ giusto però – ha aggiunto – ricordare oggi la stagione esaltante che tanti testimoni hanno ancora ben presente e che vide protagonista in tutti gli stadi d’Italia quello che poteva essere senz’altro considerato uno squadrone. Speriamo che al più presto si possa ritornare nella serie cadetta” – ha aggiunto Covelli -. Ed ha colto l’occasione per ricordare alla città e ai numerosi tifosi e appassionati, “che l’Amministrazione comunale ha programmato la riqualificazione e il recupero dello Stadio San Vito, mettendo in campo un’attività che il Cipes (il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha riconosciuto meritevole di finanziamento. Abbiamo a disposizione 7 milioni di euro. Questo significa che il Comune di Cosenza – ha concluso Covelli – continuerà a fare di tutto per ammodernare il nostro stadio e garantire a tutta la tifoseria un impianto che possa competere anche con stadi più blasonati. E’ evidente che tutta la nostra attività futura sarà finalizzata a far sì che la città di Cosenza e la sua provincia possano godere di una struttura sportiva riqualificata, in grado di poter ospitare anche manifestazioni di caratura internazionale. La nostra idea è quella di utilizzare lo Stadio h 24 e non solo le domeniche o i giorni deputati all’attività agonistica”. Prima di Damiano Covelli era brevemente intervenuto anche l’Assessore Pasquale Sconosciuto che ha salutato gli ospiti intervenuti ed ha ringraziato l’Associazione “Cosenza calcio 1914” ricordando Francesco Buccieri, tifoso storico del Cosenza, venuto a mancare proprio in questi giorni, padre di Donato Buccieri, uno degli organizzatori della manifestazione. La delegata del Sindaco allo sport, Chiara Penna, ha poi ribadito l’importanza dell’Associazione impegnata a rinverdire la memoria del Cosenza calcio, “ma anche a perseguire finalità di particolare importanza, come il recupero dei valori autentici dello sport che possono fungere da significativo strumento di recupero da ogni forma di devianza giovanile”. Si lascia prendere la mano dal racconto, sfogliando l’album dei ricordi, Mimmo Frammartino, Presidente della commissione sport e cultura del Comune di Cosenza, andando indietro di quasi 40 anni. “Oggi – ha detto – è un momento di gioia e di festa che si rinnova. Quando si ha un bel passato da raccontare, riandare indietro con la memoria è quasi terapeutico e utile per lenire le ferite del presente”. Frammartino rivive con particolare emozione questo momento “perché quasi 40 anni fa ero un giovane assessore allo sport, nella stagione 1987/1988 e in quel campionato ci fu la storica promozione del Cosenza in serie B dopo un quarto di secolo”. Poi ricorda anche la figura di Paolo Fabiano Pagliuso, presente in platea. “Fu uno tra i pochi dirigenti sportivi – dice Frammartino – che si seppe raccordare con tre componenti importanti: la città, la stampa e il tifo organizzato”. L’aneddoto finale riguarda Gianni Di Marzio, l’allenatore di quella promozione. “Quando da Assessore mi trovai a dover preparare la domenica mattina la festa per l’eventuale ritorno trionfale della squadra, in serata, dalla trasferta di Monopoli, fui costretto a fare i conti con la scaramanzia di Gianni Di Marzio che, appresa la notizia del montaggio al San Vito di un palco per la festa, fece ogni genere di scongiuro. La reunion si è poi conclusa con la premiazione, da parte di Damiano Covelli, Chiara Penna e Mimmo Frammartino, di Donata Bergamini, Fabio e Marcella Catena e Kevin e Ylenia Marulla. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il giornalista Franco Rosito, Presidente del Circolo della stampa di Cosenza, “Maria Rosaria Sessa”, e Sergio Crocco, storico tifoso e infaticabile motore de “La Terra di Piero”.