Rifiuti, Manna lascia la presidenza dell’Ato Cosenza

La lettera spedita ai sindaci e al Governatore Santelli da parte del presidente Ato Marcello Manna dove spiega le sue dimissioni. 

Gentilissimi colleghi e colleghe,

il 5 settembre dell’anno 2018 mi avete accordato la Vostra fiducia conferendomi l’oneroso ruolo di Presidente della Comunità d’Ambito.

Consapevole della considerevole mole di lavoro che ci attendeva e delle responsabilità che avevamo assunto nei confronti delle comunità che rappresentiamo, ringraziandovi della fiducia accordatami, ho accettato l’impegno chiedendovi, fin dall’inizio di questa esperienza, di supportarmi e di starmi vicino, convinto che, insieme, saremmo riusciti a costruire il percorso che ci avrebbe portato alla realizzazione di un efficiente ed efficace sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani.

Nei mesi trascorsi dalla costituzione della Comunità ad oggi, circa 22, ho profuso il massimo impegno nello svolgimento dei compiti che mi avete affidato, partecipando regolarmente a tutte gli incontri di lavoro e i tavoli istituzionali tenuti dagli enti sovraordinati.

Insieme ai colleghi che compongono o hanno composto, di diritto o per elezione, l’Ufficio di Presidenza (UdP) e che ringrazio per il costante supporto, nelle 24 riunioni tenute e nelle continue interlocuzioni quotidiane, abbiamo ricercato soluzioni ai problemi che continuamente sono sorti nella gestione del sistema, affrontando più di una situazione di emergenza.

L’attività di gestione è stata svolta anche attraverso il confronto in seno all’Assemblea d’Ambito, sempre partecipata da un numero esiguo di colleghi, tanto da non raggiungere alcune volte il numero legale per la conduzione della stessa.

Nelle 24 sedute dell’Assemblea d’Ambito i colleghi sindaci presenti o i loro delegati hanno sempre dato prova di responsabilità e manifestato forte interesse alle iniziative proposte, per questo li ringrazio riconoscendo il valore del contributo dato da ciascuno di loro.

Purtroppo, nonostante l’impegno e la costante dedizione, ancora oggi, pur avendo dato soluzione a diversi problemi di gestione, non abbiamo avuto l’opportunità di determinare le condizioni per il raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo prefissati, anche per effetto dei forti limiti che la normativa vigente pone all’azione amministrativa della Comunità d’Ambito e dei sui organi di governo.

L’Ufficio Comune della Comunità d’Ambito (UC) continua a risultare dotato di personale in numero inadeguato, essendo costituito dal solo Direttore dell’Ufficio Comune (DUC) e dal Segretario della Comunità, pur potendo contare sul supporto del personale messo a disposizione dal Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, grazie all’attivazione della convenzione approvata dall’Assemblea d’Ambito con propria Deliberazione N° 12 del 16/09/2019: due unità in servizio part-time (per 18 ore settimanali) e un funzionario che svolge attività di Direttore Esecutivo dei contratti con i gestori degli impianti a servizio dell’ATO CS.

Più volte ai comuni associati è stata chiesta l’assegnazione di personale, per come previsto dalla Convenzione di Costituzione dell’ATO CS che prevede l’operatività di ben 20 unità a supporto del DUC, e solo recentemente è pervenuta una proposta di supporto congruente con l’organigramma previsto.

Né ancora risulta disponibile una sede in cui predisporre gli uffici di gestione per allocare il personale eventualmente assegnato.

Nonostante l’inadeguatezza delle risorse disponibili, l’Ufficio Comune, con la piena collaborazione dei membri dell’Ufficio di Presidenza (UdP), ha attivato tutte le possibili iniziative per la formazione degli atti di programmazione e definito un sistema di gestione economico-finanziaria, ritenuto poi valido e sostenibile anche dagli altri Ambiti Territoriali Ottimali, che ha consentito di procedere, dopo il subentro alla Regione Calabria, alla sottoscrizione dei nuovi contratti con i gestori degli impianti a servizio dell’ATO CS.

Lo stesso UC ha provveduto alla liquidazione delle somme dovute per l’ultimo trimestre dell’anno 2019 (periodo di gestione diretta dell’ATO CS dopo la dichiarazione di inefficacia della delega amministrativa alla Regione Calabria) e per il primo trimestre dell’anno 2020.

Solo grazie al supporto del personale assegnato dalla Regione Calabria (due unità part-time a 18 ore) è stato possibile svolgere le attività di rendicontazione e determinare gli importi dovuti a titolo oneri di conferimento dai singoli comuni, ai fini della corresponsione delle spettanze dovute ai gestori degli impianti a servizio dell’ATO CS.

Nonostante tale supporto, fondamentale per l’attività di contabilizzazione e rendicontazione, l’iter amministrativo delle procedure necessarie a regolare il sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani dell’ATO CS risulta, a tutt’oggi, fortemente condizionato dall’inadeguatezza delle risorse umane disponibili.

La gestione del sistema di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani dell’ATO CS dovrà essere effettuata mediante una serie di attività che non potranno certamente essere condotte dal solo DUC: la formazione del Piano d’Ambito (secondo le indicazioni contenute nelle Linee Guida per i nuovi sistemi di raccolta nell’ATO Cosenza, redatte in collaborazione con il CONAI e approvate dell’Assemblea d’Ambito nell’ultima riunione dell’11 giugno scorso), l’approvazione dei Piani Tariffari dell’anno 2020 (in conformità alle Determinazioni dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – ARERA), mediante esame dei Piani Economico Finanziari dei 150 comuni, la gestione delle procedure di approvazione dei progetti di realizzazione o efficientamento degli impianti di trattamento e smaltimento e delle rispettive procedure di affidamento dei lavori,  ….

Peraltro, anche qualora i comuni associati contribuissero all’indispensabile completamento dell’Ufficio Comune e fornissero con continuità e puntualità le risorse economiche necessarie (difficilmente assicurabili da parte degli enti locali in generale per il basso indice di riscossione e, in particolare, per il blocco dei tributi in questa fase di emergenza sanitaria), l’attività di gestione del sistema di trattamento e smaltimento sarebbe fortemente condizionata dall’assenza di un elemento essenziale: il sistema stesso!

Infatti, questa Comunità d’Ambito, sin dalla sua costituzione, si è trovata a gestire un servizio pubblico essenziale senza gli strumenti fondamentali: gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Nonostante l’impegno continuo dell’intero Ufficio di Presidenza, tutte le soluzioni proposte, nelle diverse assemblee in cui è stato trattato l’argomento fondamentale dell’impiantistica pubblica, non hanno trovato applicabilità e l’Assemblea d’Ambito è dovuta ricorrere alla richiesta dell’intervento di un commissario per l’individuazione dei siti in cui realizzare i nuovi impianti di trattamento e smaltimento, così come è risultata necessaria la nomina di un commissario da parte della Regione Calabria per dar corso all’esecuzione degli interventi disposti da ordinanze del Presidente della Giunta Regionale.

In questo complesso quadro amministrativo si è venuta a determinare l’attuale emergenza, generata principalmente dalla mancanza di impianti di smaltimento degli scarti derivanti dal trattamento dei rifiuti solidi urbani, per effetto della quale tutti i comuni associati si troveranno ad affrontare forti difficoltà nella raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Emergenza che riguarda l’intero territorio regionale, per come è facile constatare verificando la necessità degli altri Ambiti Territoriali Ottimali di usufruire dei limitati volumi residuali disponibili presso gli impianti di smaltimento siti nella Provincia di Cosenza (la Regione Calabria, in esecuzione della Ordinanza del Presidente della Regione Calabria N° 45 del 20/05/2020, gestisce i flussi di conferimento degli scarti di trattamento dei RSU provenienti dagli impianti a servizio di tutti gli Ambiti Territoriali Ottimali).

Senza interventi tempestivi, anche da parte degli enti sovraordinati, nel prossimo futuro si determinerà l’ingovernabilità del sistema impiantistico, insufficiente e inadeguato, e la conseguente crisi del sistema di raccolta dei rifiuti sui territori dei comuni associati e, probabilmente, di tutti i comuni calabresi, soprattutto se non interverrà una variazione normativa della Regione Calabria per regolamentare la prosecuzione della possibilità di utilizzare impianti privati a servizio del sistema pubblico, oggi consentita sino al 30/06/2020 (ai sensi dell’art. 2-bis alla Legge Regionale 12 aprile 2013, n. 18, introdotto dalla Legge Regionale 20 febbraio 2014, n. 6), unica alternativa perseguibile in tempi compatibili con la necessità di evitare scongiurabili blocchi del sistema di raccolta dei rifiuti.

Recentemente ho rivolto a tutti i colleghi sindaci l’invito a riprendere un percorso di scelte responsabili e di impegno comune, per trovare, come spesso è accaduto nei mesi di attività frenetica dell’ATO CS, soluzioni sostenibili e fare insieme fronte alle situazioni di emergenza.

Nell’ultima Assemblea d’Ambito abbiamo però dovuto prendere atto della mancanza di proposte sostenibili e della necessità di ricorrere, con buona probabilità, all’attivazione dei poteri sostitutivi regionali.

Ritenendo ancora che solo attraverso una partecipazione fattiva e un contributo operativo di tutti i comuni, oltre che il supporto degli enti sovraordinati, si potrà superare lo stato di attuale emergenza e dare avvio alla programmazione e attuazione degli interventi necessari alla realizzazione del sistema impiantistico pubblico nonché alla formazione delle indispensabili strutture di gestione dello stesso sistema, mi dispiace prendere atto dell’attuale inesistenza delle condizioni adeguate al governo dell’Ente d’Ambito.

Consequenzialmente, nel ringraziare ancora i colleghi e le colleghe che hanno accordato la loro fiducia nel conferirmi il ruolo di Presidente della Comunità, sono convinto che un mio passo indietro potrà avviare una nuova fase amministrativa che auspico conduca alla definizione di un sistema di gestione dei rifiuti efficiente e adeguato a servizio dell’intero territorio di pertinenza dell’Ambito Territoriale Ottimale.

Consci che i sindaci, in questa particolare fase di emergenza, nell’espletare, motivati da passione civile, le loro funzioni, rivestono il ruolo di vere e proprie sentinelle del territorio a salvaguardia dell’ambiente e del benessere dei cittadini.

Confidando nella Vostra comprensione e rimanendo disponibile per ogni altra attività utile al raggiungimento degli obiettivi condivisi, colgo l’occasione per porgervi i più cordiali saluti, preannunciando la presentazione delle mie dimissioni nella prossima seduta dell’Assemblea d’Ambito che verrà a breve convocata.

by Redazione

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