L’Unità di Ricerca Biotecnologica di Cosenza eccellenza unica a tutela dei pazienti ematologici

L’Ematologia italiana è riuscita negli ultimi decenni a mettere a segno fondamentali progressi sulla conoscenza delle basi genetico-molecolari dei tumori del sangue. In molti casi, grazie a questi avanzamenti, si sono ottenuti significativi miglioramenti della risposta alla terapia e della sopravvivenza. Tutto ciò ha contribuito a far crescere l’Ematologia fino a diventare un’eccellenza di riconosciuto valore internazionale.

AIL, l’Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, in 50 anni di attività ha sempre sostenuto i centri di ematologia italiani e la ricerca scientifica nel campo dei tumori del sangue. Una delle realtà certamente meritevoli di essere menzionate all’interno di questo scenario, è senza dubbio l’Unità di Ricerca Biotecnologica di Aprigliano (Cosenza), il cui direttore scientifico è attualmente il dottor Fortunato Morabito, già primario dell’UOC di Ematologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza. Oggi l’URB di Aprigliano vive un momento grande difficoltà e la vicinanza di tutta l’AIL è più che mai necessaria, in quanto, nell’ambito di un più ampio progetto regionale di razionalizzazione della rete dei laboratori, sembrerebbe ormai prossima la decisione del Commissario straordinario della Azienda Ospedaliera di Cosenza di chiudere l’URB di Aprigliano, trasferendone le attività all’interno del laboratorio centrale dell’Ospedale dell’Annunziata, creando di fatto le premesse per un’inevitabile ridimensionamento delle grandi capacità di ordine assistenziale e scientifico che hanno connotato per circa un decennio l’attività di questo centro di eccellenza.

Senza voler entrare nel merito delle decisioni amministrative, mi preme evidenziare che l’Unità di Ricerca Biotecnologica fa parte della rete nazionale LabNet sviluppata dal Gruppo Italiano GIMEMA, un network di laboratori di consolidata e esperienza che funziona come piattaforma di diagnostica avanzata a disposizione di tutti i centri oncoematologici presenti sul territorio nazionale. L’URB è un’eccellenza certificata da enti nazionali e internazionali. Seicento metri quadrati di strumentazioni all’avanguardia, expertise e competenze professionali al servizio dei pazienti calabresi, e non solo. Una realtà fortemente voluta dalla sezione di AIL Cosenza “Fondazione Amelia Scorza”, che non ha risparmiato la messa a disposizione di personale altamente qualificato (biologi sostenuti con borse di studio), indispensabile per coniugare assistenza e ricerca a tutto beneficio dei pazienti affetti da tumori del sangue.

Quella di supporto alla ricerca, d’altra parte, rappresenta solo uno degli scopi statutari dell’associazione, ben distinto e separato dalle attività di supporto al paziente, attraverso l’accoglienza nei reparti di degenza e nelle Case alloggio Ail.

L’URB ha una lunga storia. Tutto inizia con la nascita dell’Ematologia di Cosenza nel 2005 e una stanzetta che funge da piccolo laboratorio di diagnostica. Ma il salto di qualità dell’Ematologia cosentina si verifica nel 2011 con l’inizio della attività dell’URB. Voglio ancora sottolineare che l’URB ha specifiche peculiarità che lo rendono unico, e tutti noi ematologi conosciamo il ruolo centrale che laboratori come questo svolgono, non solo nella diagnosi ma anche, in tempi di medicina di precisione, sulle scelte terapeutiche per il paziente affetto tumore del sangue. Disporre di indagini diagnostiche affidabili con lo stesso livello qualitativo in tutta Italia, e in particolare nella Regioni del sud Italia, non è banale soprattutto quando si tratta di prescrivere farmaci di alta precisione e personalizzare le terapie. Inoltre, la presenza di strutture di eccellenza come l’URB di Aprigliano limita in misura rilevante il grave fenomeno della migrazione sanitaria, tanto più necessario in questo periodo di emergenza, mettendo a disposizione dei cittadini professionalità e competenze che nulla hanno da invidiare a quelle di altre regioni d’Italia.

A nome di tutta la grande comunità AIL voglio ribadire il nostro appoggio incondizionato alla Sezione AIL di Cosenza e alla sua Presidente, l’Avv. Ornella Nucci che si è sempre impegnata nel sostenere questa eccellenza, e ci auguriamo che l’URB possa avere ancora molta strada davanti a sé, continuando a rivestire il ruolo cruciale di anello di congiunzione tra ospedale e territorio nella diagnosi e cura dei tumori del sangue.

di Redazione

 

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